LETTERA AD ADRIANO

Cadere e rialzarsi, ricadere e alzarsi di nuovo, il tutto avviene una infinità di volte a chi, come noi, non è “baciato” dalla fortuna e capita spesso di perdere la fiducia in se stessi lacerati come siamo dal destino.

Arranchiamo a fatica nella ricerca disperata di qualcosa di bello che giustifichi la nostra esistenza.

A volte siamo così saturi di dolore da non riuscire a vedere i raggi di sole che potrebbero scaldare il nostro corpo ed il cuore.

Non riusciamo a capire a fondo neanche la grandezza di una carezza di un bambino ne l’immensità di un suo abbraccio.

Il nostro dolore è talmente grande che non riusciamo neanche a liberarci di fronte a chi, senza interesse alcuno, ci avvolge con il suo affetto.

Sono loro la nostra fonte di salvezza,sono le persone che ci amano la nostra ancora che impedisce al vento di portarci via.

La psicologia ci insegna che parlare dei propri problemi, e prenderne coscienza, vuol dire aver iniziato un percorso che può portarci al loro superamento.

Sono anni che non scrivi più,ora la tua penna, se pur con molta titubanza, inizia a muoversi e a descrivere i tuoi stati d’animo.

Lasciati trasportare, lascia che sia lei a muovere la tua mano, lascia che sia lei ad esprimere i tuoi sentimenti, i tuoi stati d’animo e, speriamo presto, la gioia di un sorriso ritrovato.

                                       Antonio